
Queste piante eliminano per sempre il problema dell'umidità in bagno - centrostudifinanza.it
Integrare queste piante nel proprio bagno rappresenta un metodo naturale, esteticamente piacevole e a costo zero per limitare il problema dell’umidità.
L’umidità e la muffa in bagno rappresentano un problema comune nelle abitazioni italiane, soprattutto in ambienti caratterizzati da scarsa aerazione e condizioni di elevata umidità.
Fortunatamente, esiste un rimedio naturale ed economico per combattere efficacemente questo fastidio: l’utilizzo di piante capaci di assorbire l’umidità e purificare l’aria. Scopriamo insieme quali sono le specie più indicate e come possono migliorare la salubrità del bagno.
L’importanza delle piante per combattere umidità e muffa in bagno
Il bagno è uno degli ambienti domestici più soggetti a problemi di umidità, dovuti soprattutto alla presenza di vapore acqueo generato da docce e bagni caldi. Questo crea un habitat ideale per lo sviluppo della muffa, visibile spesso sotto forma di macchie nere o verdi sulle pareti, nei dintorni della doccia o sul soffitto. Oltre a rappresentare un problema estetico, la muffa può compromettere la salute respiratoria degli abitanti.
Tra le soluzioni naturali più efficaci e sostenibili spicca l’impiego di piante d’appartamento in grado di assorbire l’umidità e filtrare sostanze nocive come benzene, formaldeide, xilene, toluene e tricloroetilene, spesso presenti nell’aria interna. Queste piante non solo migliorano la qualità dell’aria, ma contribuiscono a ridurre significativamente il rischio di formazione di muffe.
Le migliori piante anti-umidità per il bagno
Sansevieria (Lingua di Suocera): vera protagonista tra le piante d’appartamento, la Sansevieria si adatta perfettamente agli ambienti umidi come il bagno. Le sue foglie verticali sono in grado di assorbire efficacemente l’umidità in eccesso, oltre a purificare l’aria da molte sostanze inquinanti. In poche settimane si nota una riduzione significativa della muffa.

Felce: predilige ambienti umidi e temperature tra i 10 e i 20 °C, con luce indiretta. La felce assorbe l’umidità dall’aria e rallenta il proliferare della muffa, mantenendo un ambiente più salubre.
Aloe vera: oltre a essere nota per le sue proprietà curative, l’aloe vera è eccellente per assorbire l’umidità e purificare l’ambiente. È consigliabile collocarla in bagni spaziosi e garantirle una buona esposizione alla luce, evitando l’eccesso di annaffiature.
Pothos: con foglie a cuore e fronde sinuose, il pothos si distingue per la sua resistenza e capacità di ridurre la formazione di muffa, soprattutto in bagni con finestre piccole o assenti. Anche questa pianta assorbe formaldeide e xilene, migliorando la qualità dell’aria.
Pianta ragno (Falangio): facile da coltivare, ideale anche per i meno esperti. Può essere posizionata nei punti più umidi del bagno, come il bordo della vasca o il davanzale.
Gerbera e Begonia: entrambe piante fiorite, contribuiscono a ridurre l’umidità mantenendo un ambiente più gradevole e meno propenso alla formazione di muffa. Attenzione però alle condizioni di luce e temperatura, che devono essere monitorate per evitare danni.
Piante alternative per ambienti con scarsa luminosità
Per i bagni privi di finestre o con poca luce naturale, specie come il bambù e l’aglaonema sono particolarmente indicate. Il bambù può essere coltivato anche in acqua, assorbendo l’umidità senza necessità di luce diretta. L’aglaonema, dalle foglie verde scuro, richiede annaffiature regolari e un rinvaso annuale per mantenere la sua crescita rigogliosa.
Anche l’edera, tradizionalmente pianta da esterno, può essere utilizzata in bagni freschi e poco riscaldati. La sua azione contro le muffe è particolarmente efficace sulle piastrelle delle pareti, grazie alla sua capacità di contrastare l’umidità in eccesso.