
Controlli sempre più stringenti dell'Agenzia delle Entrate - (centrostudifinanza.it)
Controlli sempre più stringenti, quelli dell’Agenzia delle Entrate. Controlla se hai tutti i documenti in regola
L’aumento dei controlli automatizzati si inserisce in una strategia più ampia dell’Agenzia delle Entrate che punta a sfruttare le tecnologie digitali per migliorare l’efficacia della lotta all’evasione fiscale e al contempo ridurre l’impatto delle verifiche sui contribuenti corretti. L’utilizzo sistematico di dati provenienti da fatture elettroniche e corrispettivi giornalieri consente di individuare con precisione le anomalie e di intervenire in modo mirato.
A partire dal 1° gennaio 2025, è obbligatorio conteggiare l’IVA esclusivamente tramite piattaforme telematiche, come previsto dalla normativa in materia di rendicontazione IVA, che ha introdotto strumenti digitali innovativi per la gestione e l’invio del rendiconto IVA, disponibili anche per i rappresentanti fiscali.
Le anomalie segnalate dall’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli sulle dichiarazioni IVA con l’invio di comunicazioni via Posta Elettronica Certificata (PEC) rivolte ai contribuenti, per segnalare possibili irregolarità riscontrate attraverso l’incrocio dei dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi. Questo intervento rientra in un più ampio piano di digitalizzazione e automazione del sistema fiscale italiano, volto a prevenire le anomalie e a rendere più efficaci e meno invasive le verifiche fiscali.

Le comunicazioni inviate tramite PEC riguardano principalmente due tipologie di irregolarità:
- la mancata presentazione della dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 2024;
- la presentazione della dichiarazione con anomalie specifiche.
Tra le anomalie più frequenti individuate dall’Agenzia figurano: la mancanza del quadro VE, la dichiarazione di operazioni attive per un importo inferiore a 1.000 euro, incoerente con le cessioni registrate nello stesso periodo, e la mancata compilazione del quadro VJ in presenza di fatture ricevute con il meccanismo del reverse charge.
Le comunicazioni contengono dettagli precisi, tra cui i dati identificativi del contribuente (codice fiscale, nome o denominazione), il numero e la data dell’atto, il periodo d’imposta di riferimento e il protocollo telematico della dichiarazione IVA eventualmente trasmessa. Sono inoltre fornite istruzioni per richiedere chiarimenti, fornire elementi giustificativi o regolarizzare la propria posizione usufruendo delle sanzioni ridotte.
I contribuenti destinatari di queste comunicazioni possono:
- trasmettere dati o documentazione a giustificazione delle incongruenze rilevate;
- correggere errori o omissioni tramite dichiarazione integrativa;
- presentare la dichiarazione IVA, se non ancora inviata, entro il termine del 29 luglio 2025, ossia entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria del 30 aprile.
Il ravvedimento operoso consente di sanare le irregolarità versando imposte, interessi e sanzioni in misura ridotta. L’Agenzia delle Entrate precisa che questa possibilità resta valida anche qualora siano già iniziati accessi, ispezioni o altre attività di controllo, purché non sia stata notificata una formale comunicazione di accertamento o sanzione.
La dichiarazione integrativa può essere utilizzata non solo per correggere errori, ma anche per integrare omissioni, sempre con il beneficio della riduzione di sanzioni e interessi. Questo approccio mira a promuovere la compliance spontanea e a snellire il lavoro degli uffici fiscali.
L’Agenzia mette a disposizione degli utenti il cassetto fiscale, dove è possibile consultare le comunicazioni ricevute, accedere alla dichiarazione precompilata e verificare lo stato delle proprie posizioni fiscali. L’accesso avviene tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Per quanto riguarda le scadenze di pagamento:
- il 21 luglio 2025 è il termine ultimo per il versamento senza maggiorazione dello 0,40% per contribuenti ISA, regime di vantaggio e forfetari;
- il 30 luglio è previsto il versamento con maggiorazione dello 0,40% per contribuenti con 730 senza sostituto d’imposta o modello Redditi;
- il 20 agosto scade il termine per il versamento con maggiorazione per ISA, regime di vantaggio e forfetari.