
Successo lavorativo all'estero: ecco dove - (centrostudifinanza.it)
Da sempre, la Svizzera è vista come uno dei Paesi con le migliori condizioni lavorative e retributive. Ma se vi dicessimo che c’è di meglio?
C’è un angolo d’Europa, a pochi passi dal confine italiano, che sta attirando sempre più connazionali in cerca di uno stipendio più alto, migliori condizioni lavorative e, soprattutto, un sistema fiscale estremamente favorevole. Chi desidera candidarsi deve rivolgersi direttamente alle aziende monegasche o a intermediari specializzati.
I settori con più offerte sono turismo e hotellerie di lusso, ristorazione gourmet, finanza e servizi bancari, assistenza personale e sanitaria di alto livello, moda, estetica e benessere.
Qui le condizioni di lavoro sono paradisiache
Parliamo del Principato di Monaco, un piccolo Stato indipendente incastonato tra la Costa Azzurra e il Mar Ligure, noto non solo per il suo lusso e per il Gran Premio di Formula 1, ma anche per la totale assenza di imposte sul reddito personale. Molti italiani stanno guardando con crescente interesse al mercato del lavoro di Monaco, dove le retribuzioni sono in media più alte rispetto all’Italia e i salari netti risultano ancora più vantaggiosi grazie alla mancanza di tassazione sui redditi. Non si tratta solo di milionari o sportivi famosi: cuochi, camerieri, professionisti della finanza e tecnici specializzati sono tra i profili più richiesti nel piccolo ma dinamico mercato del lavoro monegasco.

Secondo le stime più recenti, in diversi settori chiave dell’economia di Monaco – come l’ospitalità di lusso, la ristorazione, la gestione alberghiera e la consulenza finanziaria – gli stipendi mensili possono superare facilmente i 3.000 euro netti. In Italia, una cifra simile corrisponderebbe a una retribuzione lorda molto più alta, considerato il peso delle imposte e dei contributi previdenziali.
L’assenza dell’Irpef e di altre trattenute sul reddito personale rappresenta uno dei maggiori incentivi per chi decide di trasferirsi a lavorare nel Principato. A Monaco, infatti, non si pagano tasse personali, con l’unica eccezione dei cittadini francesi residenti, che sono soggetti a una fiscalità speciale. Questo consente a chi lavora regolarmente nel Paese di trattenere quasi l’intera cifra pattuita nel contratto di lavoro.
Monaco ha un bacino demografico molto ristretto, con poco più di 38.000 abitanti, e dipende in larga parte dalla manodopera straniera, in particolare proveniente da Francia e Italia. Gli italiani sono molto apprezzati nei settori della ristorazione, della moda, del turismo e della finanza, soprattutto per le loro competenze, l’affidabilità e la padronanza di più lingue.
Inoltre, la vicinanza geografica con la Liguria e il Piemonte consente ai lavoratori italiani di mantenere forti legami con il proprio Paese d’origine, pur beneficiando delle condizioni fiscali e salariali offerte da Monaco. Alcuni scelgono persino di fare i pendolari quotidianamente, pur di accedere a retribuzioni più elevate.
Trasferirsi a Monaco per lavorare non è semplice come potrebbe sembrare. Innanzitutto, bisogna ottenere un permesso di soggiorno e dimostrare di avere un contratto di lavoro già in essere. Le autorità locali sono molto selettive e cercano profili altamente qualificati, preferibilmente con esperienza internazionale e buone competenze linguistiche.
Tuttavia, va anche sottolineato che il costo della vita a Monaco è tra i più alti d’Europa: affitti, spese alimentari e servizi possono essere proibitivi. Per questo motivo, molti lavoratori scelgono di vivere nelle vicine città francesi – come Beausoleil, Mentone o Nizza – e spostarsi quotidianamente verso il Principato.