
Il Parlamento discute gli emendamenti alla Manovra estiva - (centrostudifinanza.it)
Il Decreto Legge Fiscale n. 84/2025 si sta rapidamente trasformando in una vera e propria “Manovra estiva”. Ecco tutte le novità
Un provvedimento molto corposo grazie alle numerose e significative modifiche contenute negli emendamenti presentati in Commissione Finanze della Camera. Tra le novità più rilevanti figurano la proposta di un cashback fiscale sulle spese sanitarie e sugli affitti degli studenti fuori sede, nonché la possibilità di rateizzare il secondo acconto per le partite IVA in modo strutturale a partire dal 2025. Entriamo nel dettaglio.
La discussione sul DL Fiscale 2025, entrato in vigore il 17 giugno, dovrà concludersi entro il 15 agosto, con la conversione in legge fissata al 16 agosto. Nella seduta del 3 luglio, sono stati presentati 164 emendamenti alla Commissione Finanze della Camera, che stanno conferendo al decreto una portata molto più ampia rispetto alla versione originaria, con effetti che si estendono su più fronti del sistema fiscale.
Le principali novità degli emendamenti al DL Fiscale 2025
Una delle proposte più innovative riguarda l’introduzione sperimentale di un cashback fiscale per alcune spese detraibili, in particolare per le spese sanitarie. L’emendamento, promosso dai deputati Gubitosa, Raffa e Alifano (M5S), prevede che i contribuenti con redditi fino a 15.000 euro possano ricevere un rimborso a cadenza almeno trimestrale per le spese sanitarie, sostituendo così l’attuale sistema di detrazione attraverso la dichiarazione dei redditi. Tale misura è stata estesa, mediante un ulteriore emendamento, anche al bonus affitti per gli studenti universitari fuori sede, ampliando così l’ambito di sostegno.

Tra gli emendamenti più discussi, spiccano inoltre quelli che mirano a limitare la possibilità di detrarre le spese odontoiatriche sostenute all’estero. Proposte avanzate da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia puntano a escludere dal beneficio fiscale le spese odontoiatriche effettuate in Paesi extra UE o al di fuori dello Spazio Economico Europeo, a partire dal 2026. Questa misura potrebbe avere un impatto significativo su chi ricorre alle cure odontoiatriche fuori dal territorio nazionale.
Un’altra proposta interessante riguarda l’aumento delle detrazioni per i canoni di locazione dell’abitazione principale con contratto a canone libero, portando il limite massimo da 300 a 600 euro, come richiesto dal Movimento 5 Stelle. Questo intervento punta a sostenere maggiormente le famiglie e gli studenti che si trovano a dover affrontare spese crescenti per l’alloggio.
Uno degli emendamenti più attesi, a firma Lega, propone di rendere strutturale la possibilità di rateizzare il secondo acconto delle imposte per i titolari di partita IVA con ricavi o compensi fino a 170.000 euro. La misura consentirebbe di posticipare il pagamento della seconda rata entro il 16 gennaio dell’anno successivo o, in alternativa, di suddividerla in cinque rate mensili di pari importo entro maggio. Questo intervento è pensato per alleviare la pressione fiscale sui professionisti e sulle piccole imprese.
Sul fronte delle sanatorie fiscali, il presidente della Commissione Finanze del Senato, Marco Osnato (FdI), ha avanzato la proposta di un nuovo ravvedimento speciale associato al concordato preventivo biennale 2025-2026, volto a incentivare l’adesione a questa forma di risanamento.
Tra le modifiche più rilevanti per i consumatori, si segnala la proposta del Movimento 5 Stelle di esentare dall’applicazione dell’IVA i beni di prima necessità fino al 31 dicembre 2026. L’agevolazione riguarderebbe alimenti fondamentali come pane, farine, latte, paste, legumi, frutta, verdura, cereali e oli d’oliva e vegetali destinati all’alimentazione. Il costo stimato di questa misura è di circa 1,5 miliardi di euro, da finanziare attraverso un aumento dell’imposta sui servizi digitali, che passerebbe dal 3 al 16%.