
Assegno di Inclusione, molte famiglie a secco ad agosto - (centrostudifinanza.it)
Sospensione dell’Assegno di Inclusione per chi ha raggiunto 18 mensilità consecutive: bonus ponte da settembre e istruzioni per il rinnovo INPS
Ad agosto 2025 si prospetta una situazione delicata per una parte considerevole di pensionati e nuclei familiari fragili: l’INPS potrebbe non erogare l’assegno di inclusione per il mese in corso. Tale sospensione riguarda in particolare le famiglie e le persone over 60 che hanno usufruito senza interruzioni di questa misura di sostegno economico a partire da febbraio 2024. Di seguito, un approfondimento dettagliato sul funzionamento dell’Assegno di Inclusione (AdI) e sulle implicazioni per i beneficiari.
L’Assegno di Inclusione è una misura introdotta dal governo italiano a partire da gennaio 2024, con l’obiettivo di sostenere economicamente i nuclei familiari in condizioni di difficoltà, in particolare quelli che includono almeno un componente con disabilità, minorenne, over 60 o in situazione di svantaggio certificato. L’AdI ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza, mantenendo l’impostazione di sostegno economico, ma con criteri di accesso rigorosi. Tra questi, rientra un limite di ISEE fissato a 10.140 euro, oltre al rispetto di specifici requisiti familiari.
Sospensione obbligatoria ad agosto: il meccanismo dei 18 mesi
La normativa vigente prevede un limite massimo di 18 mensilità consecutive per l’erogazione dell’Assegno di Inclusione. Superato questo periodo, scatta una pausa obbligatoria di un mese prima di poter riprendere il beneficio. Quindi, chi ha iniziato a ricevere l’AdI a febbraio 2024 e non ha mai interrotto la percezione del sussidio, con la mensilità di luglio 2025 ha raggiunto la diciottesima mensilità consecutiva.

Di conseguenza, nel mese di agosto 2025 non sarà accreditato alcun importo sulla Carta di Inclusione per questi beneficiari, anche se continuano a rispettare tutti i requisiti di legge. Si sottolinea che questa sospensione non è dovuta a disguidi tecnici o ritardi amministrativi, bensì rappresenta una clausola prevista espressamente dal decreto che istituisce l’Assegno.
Per mitigare l’impatto della sospensione obbligatoria, il Governo ha previsto un bonus ponte fino a 500 euro, destinato a coprire in parte il mese di stop. Tuttavia, questo bonus non sarà erogato ad agosto, ma verrà corrisposto contestualmente alla prima mensilità del nuovo ciclo di erogazione dell’Assegno di Inclusione, cioè a partire da settembre 2025.
A settembre, infatti, i beneficiari interessati potranno presentare domanda per avviare un nuovo ciclo di 12 mensilità consecutive dell’AdI. La richiesta può essere inoltrata direttamente tramite il portale ufficiale INPS o attraverso i CAF abilitati, già nel corso del mese di agosto, così da non perdere ulteriori giorni di beneficio.
È fondamentale sottolineare che il mese di sospensione non implica la decadenza del diritto al beneficio, qualora il nucleo familiare continui a soddisfare i requisiti economici e familiari previsti dalla legge. La sospensione è dunque una mera interruzione tecnica e temporanea.
Gli esperti invitano a prendere coscienza di questa normativa e a programmare con attenzione le uscite finanziarie per il mese in cui non verrà corrisposto l’assegno. Nel contempo, è consigliabile procedere tempestivamente con la domanda di rinnovo del beneficio, per assicurarsi la continuità dell’aiuto economico da settembre.
La domanda per il rinnovo dell’Assegno di Inclusione deve essere presentata esclusivamente tramite i canali ufficiali dell’INPS, che offrono assistenza digitale e fisica attraverso il portale online e i Centri di Assistenza Fiscale (CAF). La procedura è semplice e consente di evitare lunghe attese o disguidi.
L’INPS ricorda inoltre che, in caso di necessità, è possibile contattare il Contact Center Multicanale attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 14, ai numeri 803 164 (da rete fissa, gratuito) e 06 164 164 (da rete mobile, con tariffazione secondo il proprio operatore).