
Trolley: quando lo fanno imbarcare anche se rispetta le dimensioni - centrostudifinanza.it
Quando si prende una fregatura in aeroporto: anche con le giuste misure di trolley è possibile che lo facciano imbarcare.
Il bagaglio a mano avrebbe dovuto rappresentare una comodità per i viaggi leggeri, senza costi aggiuntivi e complicazioni. Tuttavia, un’indagine recente di Altroconsumo, condotta a fine giugno in collaborazione con organizzazioni di consumatori in Belgio, Spagna e Portogallo all’interno del network Euroconsumers, svela un quadro di crescente insoddisfazione e spese impreviste per i passeggeri italiani.
Le difficoltà più comuni con il bagaglio a mano: costi nascosti e imbarco forzato
L’indagine, che ha coinvolto oltre mille viaggiatori italiani, mette in luce numeri significativi: il 54% degli intervistati ha vissuto esperienze negative relative al bagaglio a mano negli ultimi due anni. La problematica più frequente riguarda l’obbligo di imbarcare in stiva il trolley, nonostante fosse conforme ai limiti di peso e dimensione stabiliti dalla compagnia; questa situazione ha colpito il 38% dei passeggeri.
Oltre a ciò, quasi un quinto degli intervistati (19%) ha pagato un supplemento inatteso per il secondo oggetto personale, come una borsa o uno zainetto, che non era incluso nel biglietto base. Un ulteriore 9% ha subito una sanzione per il superamento, spesso minimo, dei limiti di peso o dimensioni. In alcuni casi, pari al 2%, il bagaglio imbarcato obbligatoriamente è stato anche perso.

Questi dati evidenziano una problematica strutturale: la trasparenza sulle regole del bagaglio a mano è insufficiente, tanto che solo il 61% degli intervistati ritiene che tali informazioni siano comunicate chiaramente al momento dell’acquisto del biglietto. Ancora più preoccupante è che soltanto il 28% sa come procedere per presentare un reclamo in caso di disservizi.
Il ruolo dell’Unione Europea nella tutela dei diritti dei passeggeri
L’Unione Europea, che oggi conta 27 Stati membri con una popolazione di circa 450 milioni di abitanti, ha una lunga storia di impegno nel settore della tutela dei consumatori e dei passeggeri. La sua architettura normativa permette di applicare direttive e regolamenti direttamente nei Paesi membri, il che costituisce uno strumento fondamentale per garantire diritti uniformi e un alto livello di protezione.
Negli ultimi anni, l’UE ha promosso iniziative per migliorare la trasparenza e la tutela dei viaggiatori aerei, ma la complessità delle regole relative al bagaglio a mano e ai costi extra ha lasciato molti consumatori insoddisfatti. L’appello dei cittadini italiani, raccolto da Altroconsumo, si inserisce quindi in un contesto più ampio di necessità di intervento normativo europeo per armonizzare le pratiche commerciali e garantire una maggiore chiarezza.
Altroconsumo, con oltre 314.000 soci e riconosciuta come la principale associazione di consumatori in Italia, continua a svolgere un ruolo cruciale nella difesa dei diritti, attraverso indagini, consulenze gratuite e iniziative legali. L’organizzazione sollecita un intervento urgente da parte delle istituzioni europee affinché venga stabilito un quadro normativo chiaro e condiviso, capace di tutelare efficacemente i passeggeri e di contrastare pratiche commerciali scorrette nel settore del trasporto aereo.
La questione del bagaglio a mano, sempre più oggetto di contestazioni e reclami, rappresenta una sfida importante per il mercato europeo dei trasporti, che richiede una risposta coordinata e trasparente per evitare che un semplice accessorio di viaggio si trasformi in fonte di stress e costi aggiuntivi per milioni di cittadini.