
Borghi antichissimi, cibo squisito e aria fresca - centrostudifinanza.it
Dal fascino medievale di Sant’Agata de’ Goti ai canyon di Cusano Mutri, passando per fossili, leggende e presepi viventi: un’immersione nei paesi meno noti del Sannio campano.
Un viaggio tra i borghi del Sannio beneventano è un ritorno a un’Italia più lenta, fatta di pietra viva, tradizioni contadine e accoglienza sincera. In queste terre, dove il tempo sembra scorrere in un altro modo, ogni paese custodisce storie secolari e sapori che parlano la lingua della terra. Il Sannio, oggi corrispondente alla provincia di Benevento, ma un tempo esteso fino al Molise, al Lazio e all’Abruzzo, prende il nome dai Sanniti, popolo fiero che osò sfidare Roma e lasciò tracce profonde nei toponimi, nella memoria e nei detti popolari. Scoprire questo territorio, in un’epoca in cui i viaggi sono spesso rapidi e superficiali, significa scegliere il contrario: fermarsi, ascoltare, assaggiare.
Sant’Agata de’ Goti: la “perla del Sannio” che incanta con il suo costone tufaceo
Sospesa su uno sperone di tufo, Sant’Agata de’ Goti è una visione già da lontano. Da Ponte Vittorio Emanuele, la vista panoramica abbraccia il borgo come un abbraccio che anticipa l’emozione. Qui l’architettura religiosa si fonde con quella civile: il Duomo, la Chiesa di San Menna, il Castello longobardo raccontano di secoli vissuti intensamente. E tra le viuzze strette si respira ancora l’odore della pasta fresca, dei vini Falanghina e Aglianico, dei profumi della mela annurca.

Non è un caso se questo borgo è entrato nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia” ed è stato scelto come set per film e serie tv. La vivacità delle sue feste popolari, come l’Infiorata e la sagra della mela, aggiungono un tocco di vita vera a questo gioiello incastonato tra le colline.
Cusano Mutri e Montesarchio: tra canyon, ceramiche greche e vasi da Guinness
Poco più a nord, Cusano Mutri offre un’esperienza completamente diversa: un borgo scolpito nella roccia, che si arrampica tra i tornanti del Matese, dentro un paesaggio che sa di medioevo e di acqua fresca. Qui, tra chiese gotiche e cucchiai giganti, la natura esplode letteralmente: le Gole di Caccaviola, il canyoning tra cascate e piscine naturali, rendono questa meta perfetta anche per chi cerca adrenalina. Le sagre di paese, da quella dei funghi porcini a quella dei fiori, sono appuntamenti che attirano curiosi e buongustai.
A qualche chilometro, Montesarchio si mostra più urbana, ma non meno affascinante. È l’antica Caudium, teatro – si dice – dell’umiliazione romana alle Forche Caudine. Oggi conserva nel suo Museo Archeologico il cratere di Assteas, soprannominato “il vaso più bello del mondo”. Camminando nella Valle Caudina, tra fontane mitologiche e castelli, si comprende il peso storico di questo luogo.