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Come curare (bene) le tue piante anche se sei in vacanza: il metodo che usa mio zio è una vera genialata

Prendersi cura delle piante quando si è in vacanza è importante: ecco come farlo per averle sempre belle e rigogliose.

Con l’arrivo della stagione estiva e l’imminente partenza per le ferie, cresce l’ansia di lasciare le piante di casa o del giardino senza cure per diversi giorni. Il caldo intenso e la prolungata assenza possono infatti mettere a rischio la salute di fiori, ortaggi e piante ornamentali. Tuttavia, esiste una soluzione semplice, economica e pratica per mantenere le piante idratate anche durante l’assenza: realizzare un irrigatore a goccia fai da te utilizzando una comune bottiglia di plastica.

Come creare un irrigatore a goccia con una bottiglia di plastica

Uno dei metodi più efficaci e immediati per assicurare un’idratazione costante alle piante in vaso o ai piccoli orti domestici consiste nell’utilizzare una bottiglia d’acqua capovolta. Per realizzarla, è sufficiente forare il tappo della bottiglia con uno spillo riscaldato, riempirla d’acqua e capovolgerla nel vaso, inserendola direttamente nel terreno. Questo sistema consente un rilascio graduale dell’acqua, mantenendo il substrato umido per diversi giorni. È una tecnica particolarmente indicata per piante in balcone o in giardini esposti al sole, dove l’evaporazione dell’acqua è più rapida.

Questa soluzione rappresenta una valida alternativa ai sistemi di irrigazione automatica professionali, spesso costosi e complessi da installare, offrendo un’opzione ecologica e a basso costo che si può realizzare in pochi minuti.

Bottiglie di plastica come irrigatore per le piante – centrostudifinanza.it

Quando si tratta di piante più grandi o di orti domestici che necessitano di un apporto idrico più profondo e duraturo, si può optare per l’utilizzo di una bottiglia interrata. In questo caso, bisogna praticare diversi fori lungo il fondo e i lati del contenitore, che verrà poi inserito verticalmente nel terreno. Il collo della bottiglia deve rimanere rivolto verso l’alto e ben chiuso per evitare perdite d’acqua per evaporazione.

Questo metodo permette di fornire umidità direttamente alle radici, favorendone lo sviluppo in profondità e garantendo un’irrigazione più efficace e duratura rispetto a quella superficiale. È particolarmente utile per chi gestisce orti, piante da frutto o arbusti che richiedono un fabbisogno idrico maggiore.

Scelta delle bottiglie e consigli pratici

Per realizzare questi irrigatori fai da te, è consigliabile utilizzare bottiglie in PET con capacità tra 0,5 e 2 litri. Le bottiglie più grandi permettono di avere un’autonomia maggiore, quindi sono più adatte per periodi di assenza più lunghi o per piante con necessità idriche elevate. Al contrario, quelle più piccole sono indicate per brevi assenze o per piante che richiedono meno acqua.

In alternativa alle bottiglie di plastica, è possibile anche recuperare bottiglie in vetro con tappo a vite, purché vengano forate correttamente per consentire il rilascio graduale dell’acqua. Questo permette di promuovere il riciclo e ridurre l’impatto ambientale.

Questa tecnica semplice e alla portata di tutti consente di mantenere un’irrigazione costante e sostenibile, evitando il rischio di ritrovare le proprie piante secche e danneggiate al rientro dalle vacanze. Grazie a questo sistema, anche chi non dispone di impianti automatici può assicurarsi che il proprio giardino o orto rimangano sempre ben curati, con il minimo sforzo.

Romana Cordova

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