
Isola di Ortigia, il mare più bello si trova in questa regione italiana - centrostudifinanza.it
Scopri otto castelli sul mare in Sicilia: dalle rocche normanne ai manieri mitologici, un viaggio tra storia, paesaggi e mistero lungo le coste dell’isola.
Affacciati sul blu, in equilibrio tra terra e mare, i castelli costieri della Sicilia custodiscono secoli di conquiste, riti pagani, presenze invisibili e paesaggi che tolgono il fiato. Luoghi dove la pietra racconta, dove ogni bastione conserva un’eco di battaglie, amori e apparizioni. Dalla punta di Ortigia agli scogli del trapanese, otto fortezze affacciate sull’acqua formano un itinerario tra architettura militare e fascino mediterraneo. Ecco quali non perdere.
Da Siracusa a Erice: dove la storia incontra il mito
A Siracusa, nel cuore dell’isola di Ortigia, il Castello Maniace svetta sulla punta estrema come sentinella del porto. Voluto da Federico II tra il 1232 e il 1240, conserva intatta la sua forma quadrata con torri circolari agli angoli. All’interno, tra mura di pietra dorata, si muove ancora il racconto delle campagne bizantine, dei re aragonesi, degli assedi spagnoli. Oggi è anche sede di mostre e concerti. Qualcuno, di notte, giura di sentire i passi dei soldati mai andati via.
Spostandosi a nord-est, il Castello di Milazzo, in provincia di Messina, domina il promontorio con una vista che si allunga fino alle Eolie. È una delle cittadelle fortificate più grandi dell’isola. Ogni pietra racconta epoche sovrapposte: mura greche, resti romani, stratificazioni normanne, sveve, aragonesi. Alcuni sostengono che sotto le sue fondamenta si nascondano passaggi segreti fino al mare, mai del tutto esplorati.

A 750 metri sul livello del mare, il Castello di Erice regala invece una delle vedute più ampie della Sicilia occidentale. Sorge dove un tempo c’era un tempio dedicato a Venere Ericina, dea dell’amore e della guerra. Le leggende parlano di riti sacri, di sacrifici notturni, di una presenza che ancora aleggia tra i camminamenti. Da lassù, lo sguardo spazia sul Golfo di Trapani, sulle saline, sulle Egadi: una vista che non si dimentica.
Dalla lava di Aci ai ruderi di Roccella: dove la pietra incontra il mare
Aci Castello, incastonato nella lava dell’Etna e sospeso sopra il Mar Ionio, racconta il volto orientale della Sicilia. Costruito nel XI secolo dai Normanni, è un punto fisso nel paesaggio etneo. Davanti a sé, i Faraglioni dei Ciclopi, legati al mito di Ulisse e Polifemo. Oggi ospita un piccolo museo archeologico e un panorama che vale da solo la visita.
Campofelice di Roccella, sulla costa settentrionale, conserva i ruderi del Castello di Roccella, arroccato sopra una scogliera. Nonostante il tempo e l’erosione, il fascino del luogo resta intatto. Al tramonto, la luce filtra tra le pietre spezzate e il Tirreno si stende ai piedi della rocca come un sipario. Qui si tengono spesso eventi all’aperto, tra silenzi e brezza marina.
A Castellammare del Golfo, il castello arabo-normanno segna l’ingresso al porto. Le sue torri merlate e le mura a strapiombo sull’acqua lo rendono simbolo indiscusso della cittadina. All’interno, due musei raccontano l’acqua, i mulini, la civiltà marinara. E il vento, che qui non smette mai, sembra riportare le voci di chi salpava verso il mare aperto.
A Trapani, su un isolotto, sorge il Castello della Colombaia, conosciuto anche come Torre Peliade. Le sue origini risalgono al III secolo a.C., tra usi difensivi, prigionia e fari. Oggi è oggetto di un recupero lento, ma la sua aura sospesa nel tempo resta intatta: solitaria, circondata dal mare, irraggiungibile e magnetica.
Infine, il Castello di Falconara, sulla costa di Butera, domina il Mediterraneo con la sua torre centrale un tempo usata per allevare falconi da caccia. Oggi è una dimora storica visitabile e location per cerimonie. Ha raggiunto nuova notorietà grazie alla serie “I Leoni di Sicilia”, ma continua a conservare un fascino quieto e nobile, perfetto per chi cerca autenticità e silenzio.
In questi luoghi, la Sicilia mostra il suo volto più antico, fatto di rocche in bilico sull’acqua, di pietre che resistono al sale e di leggende che il tempo non ha mai cancellato. Un viaggio tra castelli, dove la vista si perde e la storia resta.