
Batosta in arrivo: l’INPS manda le lettere di rimborso, ecco chi dovrà restituire tutto - www.centrostudifinanza.it
L’INPS avvia il recupero di prestazioni indebite: da agosto scattano i rimborsi su AdI, SFL, NASPI, invalidità e bonus nido. Focus su ISEE falsi e autocertificazioni irregolari.
L’estate 2025 rischia di diventare particolarmente complicata per migliaia di percettori di prestazioni sociali. A partire da agosto, infatti, l’INPS invierà richieste formali di rimborso a coloro che hanno incassato bonus e sussidi senza soddisfare i requisiti previsti. Le segnalazioni arrivano dopo una fase di controlli estesa avviata già nel mese di luglio, e puntano a colpire soprattutto le posizioni in cui sono stati manipolati o omessi dati rilevanti, come quelli relativi all’ISEE, o dichiarazioni familiari e reddituali falsate.
Il primo caso eclatante è emerso ad Altavilla Silentina, piccolo comune in provincia di Salerno, dove decine di famiglie hanno ricevuto la richiesta di rimborso per un errore riconosciuto dallo stesso Istituto. Ma nella maggior parte dei casi si tratterebbe di situazioni legate a inserimenti dolosi o imprecisi nelle autocertificazioni, sfruttando la flessibilità degli ISEE correnti, strumento su cui ora si concentrano i nuovi algoritmi di verifica incrociata.
ISEE falsi e autocertificazioni: i principali strumenti usati per aggirare i controlli
Le prestazioni più esposte a ritiro, come segnalato dal Ministero, sono quelle legate all’Assegno di inclusione (AdI) e al Supporto per la formazione e il lavoro (SFL). Si tratta dei due strumenti che, dal 2024, hanno sostituito il Reddito di cittadinanza, già al centro di innumerevoli episodi di percezione indebita.

Secondo dati forniti da fonti INPS, solo nell’ultimo anno sono stati rilevati casi di frode per oltre 60 milioni di euro, in larga parte dovuti a ISEE manipolati, residenze fittizie e autocertificazioni mendaci. Il nuovo sistema di controllo, aggiornato con strumenti informatici più sofisticati, incrocia ora dati patrimoniali, anagrafici e familiari, consentendo di risalire anche a certificati di disabilità non più validi, nuclei familiari fittizi o redditi non dichiarati.
Il protocollo siglato tra INPS e Corte dei Conti ha attivato un flusso di dati che coinvolge anche l’Agenzia delle Entrate, i comuni e la Guardia di Finanza, incaricata di intervenire in presenza di omissioni evidenti o di incongruenze tra quanto dichiarato e la situazione reale.
Bonus nido, NASPI e invalidità civile: controlli estesi a nuove categorie
Oltre ai sussidi introdotti per sostituire il Reddito di cittadinanza, l’azione dell’INPS coinvolge anche prestazioni storiche, come la NASPI (indennità di disoccupazione), il bonus nido, le indennità di invalidità civile e una serie di contributi minori riservati a famiglie a basso reddito o con situazioni fragili.
A partire da agosto, chi rientra tra i beneficiari di queste prestazioni potrà ricevere una comunicazione ufficiale contenente l’invito alla restituzione delle somme percepite, con allegata la motivazione del ricalcolo. I casi che verranno sanzionati non si limiteranno a chi ha agito con dolo, ma coinvolgeranno anche chi ha commesso errori formali o ha omesso aggiornamenti importanti, ad esempio un cambio di reddito o di residenza non comunicato in tempo.
Le somme dovute dovranno essere restituite per intero, con la possibilità, nei casi meno gravi, di rateizzare l’importo o di contestare la richiesta con documenti aggiornati. Nei casi più seri, in presenza di dolo, si profila l’ipotesi di denuncia penale per truffa aggravata ai danni dello Stato.
Chi ha compilato correttamente l’ISEE e mantenuto aggiornate le informazioni familiari non ha motivo di preoccuparsi. Ma per migliaia di percettori italiani, questa estate potrebbe aprirsi con l’arrivo di una lettera INPS che mette fine a mesi di erogazioni irregolari.