
Addio alle carte di credito: la riforma - (centrostudifinanza.it)
Dall’1 agosto cambiano le regole: via le carte fisiche, spazio a pagamenti digitali e wallet virtuali. Impatti su consumatori e commercianti
Un cambiamento storico nei metodi di pagamento è alle porte in tutta Europa: a partire dal 1 agosto 2025 sarà abolito l’uso delle carte di pagamento tradizionali, inclusi i pagamenti con bancomat e carte di debito, segnando un ritorno, almeno temporaneo, all’uso prevalente dei contanti.
Questa svolta, che sta già suscitando reazioni tra consumatori e commercianti, rappresenta un radicale mutamento nel panorama finanziario e commerciale europeo.
L’addio alle carte di pagamento: evoluzione o ritorno al passato?
Negli ultimi decenni, il sistema dei pagamenti ha subito una trasformazione profonda. Il contante, un tempo lo strumento predominante, è stato progressivamente sostituito da sistemi elettronici e tracciabili come carte di credito, bonifici e carte prepagate. Questa transizione ha avuto come obiettivo principale la lotta contro l’evasione fiscale, rendendo ogni transazione facilmente rintracciabile dall’Agenzia delle Entrate.

Nel 2025, secondo quanto riportato da IlSole24Ore, l’Italia ha beneficiato di un incremento delle entrate fiscali pari a 33,4 miliardi di euro grazie al maggiore controllo sui pagamenti digitali. I cittadini si sono ormai abituati a pagare rapidamente con carte di debito o credito appoggiandole sui POS, ma ora si profila una rivoluzione che potrebbe far tornare in auge i contanti.
Secondo le ultime informazioni diffuse da fonti autorevoli come ManagementCue.it, a partire dal 1 luglio 2025 l’Unione Europea ha avviato un processo di revisione profonda del sistema dei pagamenti elettronici, con particolare attenzione ai circuiti bancomat. Non si tratta di un semplice ritorno al contante, ma di una ristrutturazione delle modalità di pagamento e delle relative commissioni.
Saranno introdotte tariffe variabili basate sull’importo della transazione e sul tipo di carta utilizzata, mentre i sistemi tradizionali di carte fisiche sono destinati a scomparire. Al loro posto, si punterà su soluzioni sempre più digitali e contactless, incentrate su tecnologie come NFC (Near Field Communication) e wallet virtuali. Questi strumenti permetteranno pagamenti più rapidi, sicuri e integrati con dispositivi mobili e wearable tech.
Il progressivo abbandono delle carte fisiche rappresenta un passaggio obbligato verso una società sempre più digitale, in cui la moneta cartacea e metallica potrebbe convivere con nuove forme di pagamento virtuale e digitale. La transizione verso il digitale, già in atto in vari settori, si estende ora anche al cuore delle transazioni quotidiane.
L’Unione Europea, che comprende 27 Stati membri con una popolazione di circa 450 milioni di abitanti, è impegnata da tempo nel miglioramento e nell’innovazione delle infrastrutture finanziarie per garantire sicurezza e competitività. Il mercato unico europeo promuove infatti la libera circolazione di merci, servizi, capitali e persone, e il sistema dei pagamenti è uno degli elementi chiave di questa integrazione.
La riforma del sistema bancomat e dei pagamenti elettronici si inserisce in un contesto di rafforzamento della digitalizzazione e della lotta alle frodi, con l’obiettivo di semplificare le transazioni e ridurre i costi per consumatori e commercianti. Tuttavia, la novità impone anche una riflessione sulle modalità di accesso al denaro, soprattutto per le fasce di popolazione meno avvezze alla tecnologia digitale.
Nel frattempo, il ritorno temporaneo ai contanti potrebbe rappresentare una soluzione di transizione. La moneta, intesa come mezzo di pagamento, ha una lunga storia che parte dal baratto e dall’uso di beni merce a oggi, passando per le monete metalliche e cartacee fino alle forme virtuali contemporanee. Questa evoluzione testimonia la capacità di adattamento dei sistemi economici ai cambiamenti sociali e tecnologici.