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Nel cuore dell’Italia c’è il Cammino di San Benedetto: 300km tra colline e monasteri antichi, uno spettacolo

Uno dei cammini più belli d’Europa attraversa il Centro Italia per 300km: è il Cammino di San Benedetto tra colline e monasteri.

Nel cuore dell’Italia centrale si snoda un itinerario di grande fascino e spiritualità: il Cammino di San Benedetto, un percorso di circa 300 chilometri che unisce Norcia, città natale di San Benedetto da Norcia, a Montecassino, sede dell’omonima abbazia fondata dal santo.

Attraversando le regioni di Umbria e Lazio, questo cammino offre ai pellegrini e agli amanti della natura un’esperienza unica tra colline, borghi medievali e antichi monasteri.

Il percorso e le tappe del Cammino di San Benedetto

Il Cammino di San Benedetto si articola in 16 tappe, ciascuna con caratteristiche e livelli di difficoltà differenti, pensate per essere affrontate in media in una giornata ciascuna. Il tragitto parte da Norcia e attraversa località ricche di storia e bellezza paesaggistica, tra cui Cascia, Monteleone di Spoleto, Leonessa, Rieti, Castel di Tora, Subiaco fino a giungere a Montecassino.

Ogni tappa può essere considerata un’esperienza a sé stante, e al termine di ciascuna è possibile farsi timbrare la credenziale del cammino, un documento che attesta il passaggio e consente di conservare un ricordo tangibile dell’esperienza. La lunghezza complessiva del percorso è di circa 300 chilometri, con una media giornaliera di 18,75 km, che rende il cammino accessibile anche a chi non pratica abitualmente trekking intenso ma è in buona forma fisica.

La difficoltà complessiva del Cammino di San Benedetto viene generalmente classificata come media. Tuttavia, è importante considerare che alcuni tratti montani presentano pendenze e terreni più impegnativi, che richiedono un buon allenamento e l’attrezzatura adeguata. Per affrontare il percorso in sicurezza, è consigliato munirsi di scarpe da trekking robuste, bastoncini da camminata, un cappellino per proteggersi dal sole e abbigliamento tecnico adatto alle variazioni climatiche che si possono incontrare lungo il tragitto.

Il cammino si svolge in gran parte su sentieri ben segnalati e strade secondarie poco trafficate, garantendo un contatto diretto con la natura e una profonda immersione nella storia e spiritualità benedettina. La presenza di numerosi borghi e centri abitati lungo il percorso consente di pianificare soste rigeneranti e di accedere a servizi essenziali.

Monasteri, borghi e colline: il Cammino di San Benedetto è uno dei più belli d’Europa – Centrostudifinanza.it

Non solo a piedi: il Cammino di San Benedetto è molto apprezzato anche dagli appassionati di cicloturismo. La versione in bici prevede una traccia leggermente modificata per evitare tratti pericolosi o poco praticabili con le due ruote. Gli itinerari per biciclette, spesso mountain bike o gravel, sono disponibili sul sito ufficiale del cammino, dove si possono scaricare anche le tracce GPS aggiornate.

Per chi decide di percorrere il cammino, sia a piedi sia in bici, l’ospitalità lungo il percorso è ben organizzata e diversificata. Si trovano ostelli, bed & breakfast, affittacamere e piccoli alberghi, ma anche strutture di accoglienza religiosa presso conventi e parrocchie. Tra i principali centri dove è consigliato fermarsi per la notte vi sono:

  • Norcia, punto di partenza, con numerose soluzioni ricettive adatte a ogni esigenza, dagli hotel agli ostelli per pellegrini.
  • Cascia, rinomata meta spirituale immersa in un borgo medievale.
  • Monteleone di Spoleto, borgo arroccato tra Umbria e Lazio, ideale per una pausa panoramica.
  • Leonessa, luogo tranquillo con servizi essenziali.
  • Rieti, la città più grande del percorso, che offre una vasta scelta di alloggi e servizi.
  • Castel di Tora, con vista sul Lago del Turano, perfetto per chi cerca un ambiente suggestivo.
  • Orvinio, considerato uno dei borghi più belli d’Italia.
  • Subiaco, celebre per le sue abbazie e la spiritualità benedettina.
  • Casamari, con la sua famosa abbazia e un’atmosfera di calma e raccoglimento.
  • Montecassino, meta finale, dove è possibile alloggiare sia vicino all’abbazia sia nella vicina città di Cassino, dotata di una stazione ferroviaria che facilita il rientro verso Roma, Napoli o il punto di partenza.

Il cammino rappresenta quindi un’opportunità per scoprire non solo paesaggi naturali di grande suggestione, come quelli delle colline umbre e la valle del Turano, ma anche un patrimonio culturale e spirituale di rilevanza storica, offrendo a chi lo percorre la possibilità di un’esperienza di profondo contatto con la natura, la storia e la fede.

Mattia Senese

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