
Traffico passeggeri e cargo: numeri in costante crescita(www.centrostudifinanza.it)
Il sistema aeroportuale italiano continua a mostrare segnali di forte crescita, confermandosi un elemento cruciale per la mobilità.
Secondo il rapporto 2024 di Assaeroporti, l’Associazione Italiana Gestori Aeroporti, gli scali italiani hanno fatto registrare numeri da record in termini di traffico passeggeri e merci, riportando il settore a livelli pre-pandemici e segnando nuovi primati storici.
Nel corso del 2024, gli aeroporti italiani hanno accolto complessivamente 219.078.618 passeggeri, con un incremento dell’11,1% rispetto all’anno precedente. Di questi, circa 146 milioni hanno viaggiato su rotte internazionali, mentre un terzo del traffico è stato diretto verso destinazioni nazionali. Questi dati evidenziano come il trasporto aereo sia sempre più il mezzo scelto dagli italiani sia per motivi turistici sia professionali.
Non solo passeggeri: il settore cargo ha raggiunto un traguardo storico con un volume di 1,25 milioni di tonnellate di merce trasportata, confermando l’importanza strategica degli aeroporti anche per la logistica e il commercio internazionale.
Il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo, ha sottolineato come questi risultati siano frutto di un forte impegno delle società di gestione aeroportuale, che operano in un contesto di grandi sfide, tra infrastrutture complesse e rigide misure di sicurezza, garantendo un servizio efficiente e sostenibile.
Gli aeroporti italiani da record: il più grande, il più trafficato, il meno utilizzato
Nel panorama nazionale spiccano alcuni scali per dimensioni, traffico e peculiarità. L’aeroporto di Roma-Fiumicino (FCO) si conferma come il più grande e il più trafficato d’Italia, con oltre 49 milioni di passeggeri nel 2024, segnando un aumento del 21,4% rispetto all’anno precedente. Questo lo rende uno degli hub principali del Mediterraneo e un punto di riferimento imprescindibile per i collegamenti intercontinentali.
Al secondo posto per traffico passeggeri si trova l’aeroporto di Milano-Malpensa (MXP), con quasi 29 milioni di viaggiatori, seguito da Bergamo-Orio al Serio (BGY), che resta un importante hub per le compagnie low-cost.
A livello dimensionale, Fiumicino guida anche per estensione e capacità infrastrutturale, mentre altri aeroporti, come Roma-Ciampino (CIA) o Brescia (VBS), si distinguono per un traffico decisamente più contenuto, fungendo da scali secondari o dedicati a specifiche esigenze di mercato.
Il dato interessante riguarda gli aeroporti meno utilizzati: tra questi, Grosseto (GRS) e Taranto (TAR) mostrano numeri molto bassi, rispettivamente sotto le 1.000 e poco più di 200 passeggeri annui, spesso a causa di limitazioni infrastrutturali o di una domanda territoriale ridotta.

Il sistema aeroportuale italiano è caratterizzato da una forte diversità. Accanto a grandi hub internazionali, si trovano infatti numerosi scali regionali e locali, spesso vitali per collegare aree geografiche meno accessibili. Aeroporti come Catania, Napoli, Venezia, Bologna, Palermo, Bari, e Pisa rappresentano snodi fondamentali sia per il traffico nazionale sia per quello internazionale, con incrementi significativi nel numero di passeggeri.
Molti di questi scali sono diventati basi operative per compagnie aeree low-cost, che hanno contribuito ad ampliare l’offerta di voli e a rendere il trasporto aereo accessibile a una platea più ampia di utenti.
Il ruolo di Assaeroporti, che riunisce 26 società di gestione aeroportuale operanti su 32 aeroporti civili, è centrale per coordinare lo sviluppo infrastrutturale e garantire la qualità e la sicurezza dei servizi. L’associazione, con sede a Roma, si impegna anche nella promozione di iniziative per uno sviluppo sostenibile degli aeroporti, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione a livello europeo.
Il ritorno ai livelli di traffico pre-Covid è un segnale incoraggiante, ma il settore aeroportuale italiano dovrà affrontare numerose sfide nei prossimi anni. Tra queste, la necessità di adeguare e ampliare le infrastrutture per far fronte a una domanda in crescita, l’adozione di tecnologie innovative per una gestione più efficiente e sicura degli scali, e l’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale.