
Auemnto delle pensioni - centrostudifinanza.it
A quanto ammontano gli importi delle pensioni? Stanno aumentando: quali sono le categorie che riceveranno l’aumento a breve?
L’INPS ha ufficializzato gli aggiornamenti relativi agli importi delle pensioni minime, degli assegni di invalidità e degli assegni sociali. Questi adeguamenti si inseriscono nella più ampia cornice della rivalutazione pensionistica basata sull’aumento del costo della vita e sulle nuove soglie reddituali, con un impatto diretto per migliaia di beneficiari, soprattutto per le categorie più fragili come gli invalidi civili, i ciechi civili, i sordomuti e i titolari di assegni sociali.
Incrementi per le Pensioni Minime e Assegni di Invalidità Civile
La rivalutazione degli assegni e delle pensioni assistenziali è stata determinata sulla base della perequazione definitiva, con una percentuale di incremento fissata al +5,4% . Questo aumento è stato confermato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e riguarda sia le pensioni di anzianità sia quelle erogate a favore di mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti.

A fronte di questo adeguamento, gli importi mensili per l’assegno di invalidità civile sono stati aggiornati come segue:
- Invalidi, ciechi parziali e sordomuti ricevono ora un importo di 333,33 euro mensili (rispetto ai 316,25 euro del 2023);
- Ciechi assoluti non ricoverati percepiscono un importo di 360,48 euro mensili (in aumento rispetto ai 342,01 euro del 2023);
- L’indennità di accompagnamento, che non è soggetta a limiti reddituali, è stata incrementata a 531,76 euro mensili per gli invalidi totali e a 978,50 euro per i ciechi assoluti.
Parallelamente, sono stati rivisti anche i limiti di reddito per poter accedere a tali prestazioni: per gli invalidi totali, ciechi civili e sordomuti il limite annuo passa a 19.461,12 euro (da 17.920 euro del 2023), mentre per gli invalidi parziali e i minori il limite è salito a 5.725,46 euro.
L’Assegno sociale rappresenta una prestazione economica di natura assistenziale rivolta a cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate, con redditi al di sotto di determinate soglie. Dal 1° gennaio 1996 ha sostituito la pensione sociale e mantiene caratteristiche di non reversibilità, non imponibilità fiscale e non pignorabilità.
Per il 2025, l’importo dell’assegno sociale è stato fissato a 538,69 euro mensili per 13 mensilità. Il diritto a riceverlo è riconosciuto a chi ha un reddito annuo inferiore a 7.002,97 euro se non coniugato, o inferiore a 14.005,94 euro se coniugato.
I beneficiari che percepiscono l’assegno in misura piena sono:
- Soggetti non coniugati privi di reddito;
- Soggetti coniugati con reddito coniugale inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale.
L’assegno sociale, inoltre, può essere erogato anche in misura ridotta per chi ha redditi inferiori a queste soglie ma superiori a zero, rispettando i limiti stabiliti dalla normativa vigente.
Dettagli e Modalità di Accesso ai Benefici
Tra le novità più significative c’è il rafforzamento della tutela per gli invalidi civili, ciechi civili e sordomuti infrassantacinquenni, ossia coloro che hanno ottenuto il riconoscimento dell’invalidità dopo il compimento del 65° anno di età. Inoltre, è stata confermata la possibilità di conservare tutti i diritti acquisiti anche durante il periodo di eventuale revisione sanitaria, come previsto dall’articolo 25, comma 6-bis, del Decreto Legge n. 90/2014. Ciò significa che coloro che sono in attesa della visita di revisione non perderanno l’erogazione delle prestazioni, garantendo continuità e sicurezza.
Per quanto riguarda la domanda di accesso all’assegno sociale, questa deve essere presentata online tramite il portale INPS o, in alternativa, attraverso il Contact Center (numero 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da rete mobile) o tramite enti di patronato. Il pagamento dell’assegno inizia il primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda e la prestazione è soggetta a verifiche annuali sul possesso dei requisiti socioeconomici.