
Il nuovo buono fruttifero di Poste Italiane - (centrostudifinanza.it)
Poste Italiane continua a confermarsi protagonista nel settore del risparmio e degli investimenti. Ecco il nuovo buono fruttifero
Grande curiosità per il lancio di un nuovo prodotto di grande interesse: il buono fruttifero postale 100. Un titolo che, nato per celebrare oltre un secolo di storia dei buoni fruttiferi postali – emessi per la prima volta nel 1924 – si presenta oggi come una soluzione sicura, conveniente e digitale per chi vuole investire senza rischi, con un rendimento garantito. Scopriamo nel dettaglio le caratteristiche, i vantaggi e le condizioni di sottoscrizione di questo strumento finanziario.

Con il lancio del buono fruttifero postale 100, Poste Italiane conferma la sua missione di offrire strumenti semplici, trasparenti e accessibili per la tutela del risparmio degli italiani, in linea con le esigenze di sicurezza e rendimento in un contesto economico complesso.
Le caratteristiche del buono fruttifero postale 100
Il buono fruttifero postale 100 si distingue innanzitutto per la sua natura esclusivamente digitale: non esiste infatti in formato cartaceo. Può essere acquistato tramite il sito web o l’app di Poste Italiane, ma solo se si è titolari di un libretto Smart abilitato ai servizi dispositivi online. Chi possiede un libretto di risparmio ordinario o uno Smart non abilitato ai servizi online può comunque sottoscrivere il buono direttamente presso gli uffici postali, presentando un documento di identità valido e il codice fiscale.

Per agevolare ulteriormente i clienti, è possibile prenotare un appuntamento online per evitare code e attese agli sportelli. Un grande vantaggio della versione digitale è l’assenza di prescrizione: il buono è collegato direttamente al libretto o al conto del titolare, così che a scadenza capitale e interessi vengono accreditati automaticamente. Questo evita il rischio tipico dei buoni cartacei, che se non riscossi entro 10 anni dalla scadenza decadono e si perde il diritto al rimborso.
Il prodotto gode di condizioni molto vantaggiose: è privo di costi di sottoscrizione e gestione, ed è soggetto ad una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi, inferiore rispetto al 26% previsto per altre forme di investimento. Inoltre, è esente dall’imposta di successione. Un’ulteriore novità normativa, entrata in vigore da aprile 2025, esclude i buoni fruttiferi postali e i titoli di Stato dal calcolo dell’ISEE fino a un valore massimo di 50 mila euro per nucleo familiare, con la possibilità di ricalcolare l’ISEE sulla base di queste regole aggiornate.
Il buono ha una durata fissa di 4 anni e offre un tasso di rendimento annuo lordo del 3%. È possibile richiedere il rimborso anticipato, ma in tal caso si recupera solo il capitale investito, senza interessi. Possono sottoscriverlo i maggiorenni titolari di un libretto postale ordinario o Smart, con intestazione del buono obbligatoriamente coincidente con quella del libretto o conto di regolamento. Consentita la cointestazione fino a quattro persone, purché tutte maggiorenni.
L’investimento minimo è di 50 euro, con multipli di tale importo, mentre il limite massimo giornaliero di acquisto è fissato a 1 milione di euro. Una regola fondamentale riguarda l’utilizzo della cosiddetta nuova liquidità: il buono può essere sottoscritto solo con denaro versato a partire dal 20 giugno 2025 fino al 4 settembre 2025 (data limite salvo chiusura anticipata), escludendo quindi il denaro già presente sul libretto o conto. I versamenti considerati come nuova liquidità includono bonifici bancari, accrediti di stipendio o pensione e versamenti di assegni bancari o circolari.
Investendo 4.000 euro nel buono fruttifero postale 100, alla scadenza dei 4 anni il valore di rimborso netto sarà di circa 4.439 euro, calcolato al netto della ritenuta fiscale sugli interessi. Nel computo non è inclusa l’imposta di bollo, che si applica secondo la normativa vigente. Il buono sottoscritto oggi, 27 giugno 2025, avrà scadenza il 27 giugno 2029.