
Questo borgo italiano mette freno a turisti, tassa per sbarcare-centrostudifinanza.it
In questo borgo italiano si potrebbe presto pagare una tassa per sbarcare: di quale si tratta e perché.
Il nostro Paese è ricco di luoghi mozzafiato, posti incantevoli di cui non si può che essere orgogliosi. In particolare, in Italia ci sono dei meravigliosi borghi tutti da esplorare, per scoprirne le tradizioni, la storia e anche leggende a essi legati.
Un borgo ha con sé qualcosa di magico, e visitarli può diventare un’occasione per vivere una piccola avventura, che arricchirà il proprio bagaglio culturale. Molti borghi hanno dei panorami che lasciano davvero a bocca aperta, indimenticabili.
Tuttavia, quando si visitano questi posti è importante rispettare l’ambiente circostante, cercando di non sporcare e fare in modo che si preservino la bellezza e la naturalezza che li contraddistinguono.
C’è un borgo in Italia, che sta valutando di porre un freno ai turisti, e alla base c’è un motivo specifico. Scopriamo che cosa è successo e che cosa spingerebbe eventualmente, l’amministrazione locale a prendere la decisione di far pagare una tassa per sbarcare.
Questo borgo intende mettere una tassa per sbarcare: cosa è accaduto
È una piccola perla sul Lago di Como da 670 anime, e un paesaggio che incanta anima e cuore. Un vero paradiso per gli occhi, ma con un problema che potrebbe spingerla a richiedere una tassa di sbarco.

Stiamo parlando della bella Varenna, borgo meraviglioso, meta ogni giorno di una quantità incredibile di turisti. Sarebbero all’incirca 17.500, a fronte di una popolazione locale che, come detto, è di appena 670 anime. Da qui l’esigenza di un turismo sostenibile, e di un dibattito che vede in prima linea il sindaco di Varenna, Mauro Manzoni, con una proposta che nasce proprio dalla difficoltà nel gestire flussi tanto intensi, ma che a livello economico non hanno un riflesso impattante.
Da quanto si apprende, i turisti sarebbero mordi e fuggi, ossia arriverebbero nel borgo per una rapida visita, ma non alloggerebbero, non si fermerebbero a mangiare, e neanche a fare acquisti nei negozi del posto. Tuttavia, consumerebbero parecchie risorse relative a pulizia, rifiuti, trasporti.
Il sindaco, dunque, avrebbe proposto di far versare una tassa di sbarco ai turisti, pari a 5 euro. Questa sarebbe poi scontata o rimborsata, se il turista si ferma a consumare in un ristorante o fare shopping nei negozi locali. I soldi di tale tassa sarebbero usati per gestire meglio i vari servizi pubblici, pulizia e molto altro.
Per il momento, il dibattito è in corso, e l’obiettivo è fare in modo che vi sia equilibrio tra accoglienza ai turisti e gestione del posto, preservandone le peculiarità e soprattutto, facendo in modo sia vivibile.