
L'alternativa migliore alla spugna per i piatti - centrostudifinanza.it
La scelta tra spugna e spazzola dovrebbe sempre essere accompagnata da una corretta manutenzione e attenzione all’igiene quotidiana.
Nelle cucine italiane la spugna da cucina è da sempre un accessorio imprescindibile per lavare i piatti. Tuttavia, emergono alternative più igieniche e durature che stanno rapidamente conquistando consensi tra gli esperti di pulizia domestica.
Negli ultimi mesi, la spazzola per piatti si è affermata come un’opzione preferibile alla spugna tradizionale, grazie alla sua capacità di limitare la proliferazione batterica, di durare più a lungo e di mantenere un livello di igiene superiore senza sviluppare cattivi odori.
I rischi igienici legati all’uso della spugna da cucina
La spugna, per sua natura, presenta una struttura porosa che trattiene umidità e residui di cibo. Questo ambiente umido e ricco di nutrienti favorisce la proliferazione di microrganismi e batteri, tra cui specie potenzialmente pericolose come Salmonella ed Escherichia coli. Uno studio pubblicato su Scientific Reports nel 2017 ha evidenziato come le spugne da cucina possano ospitare centinaia di tipi diversi di batteri, trasformandosi in veri e propri ricettacoli di germi se non sostituite o igienizzate con regolarità.
Al contrario, la spazzola per piatti presenta setole che si asciugano rapidamente, rendendo difficile la sopravvivenza e la moltiplicazione dei batteri. Secondo un’altra ricerca pubblicata su ScienceDirect, le setole delle spazzole, oltre a favorire un’asciugatura rapida, non trattengono residui alimentari con la stessa facilità della spugna, facilitando così il risciacquo e la pulizia quotidiana.
Vantaggi della spazzola per lavare i piatti
Uno dei principali punti di forza della spazzola è la sua durata: mentre la spugna va solitamente sostituita ogni una o due settimane, soprattutto se emana cattivi odori o si sta deteriorando, una spazzola di buona qualità può durare diversi mesi, se correttamente pulita. Questo aspetto si traduce in un risparmio economico a lungo termine e in una significativa riduzione della produzione di rifiuti domestici, un valore aggiunto per chi cerca soluzioni più sostenibili.

Molti modelli di spazzole oggi disponibili sul mercato sono realizzati con materiali biodegradabili o riciclabili, contribuendo a un minor impatto ambientale rispetto alle spugne tradizionali. Inoltre, il manico della spazzola evita il contatto diretto con grasso e residui di cibo, un vantaggio importante per chi ha la pelle sensibile o allergie, anche se esistono alternative come l’uso di guanti o la lavastoviglie.
Le setole rigide e il design ergonomico permettono di pulire efficacemente superfici complesse come angoli, scanalature e utensili con superfici ruvide, garantendo una pulizia approfondita che la spugna, spesso, non riesce a assicurare.
Consigli per mantenere igienico il proprio utensile da cucina
Anche se la spazzola rappresenta un miglioramento significativo in termini di igiene, è fondamentale mantenerla pulita con regolarità per evitare l’accumulo di sporco e batteri. È buona pratica risciacquarla abbondantemente dopo ogni utilizzo e, periodicamente, disinfettarla con acqua calda o soluzioni naturali come l’aceto bianco.
Per chi preferisce continuare a usare la spugna, si consiglia di sostituirla frequentemente e di adottare una routine di pulizia rigorosa per limitare la proliferazione batterica.